23 giugno : Escalante
Questa è una delle giornate che attendo con più ansia, sono nel cuore del Grand Staircase - Escalante National Monument, la tappa di oggi punta alla Hole In The Rock Road ed onestamente già il solo trovarmi di fronte al cartella che me la indica è stato un istante forte, quella sorta di presa di coscienza che una cosa tanto attesa finisce di essere attesa e ti mette il sorriso sulle labbra!
La strada sterrata non è niente di che, credevo onestamente fosse più impervia, ma a parte un brevissimo pezzo (che comunque sia è fattibile a bassa velocità da qualsiasi tipo di macchina) non è stata niente più o niente meno che qualsiasi altra strada sterrata, con questo non voglio incitare chiunque a percorrerla ovviamente, ma non spaventatevi a priori se mai vi dovesse capitare di incontrarla (cosa che vi consiglio caldamente)!!
La mia meta bene o male è a metà della road e di "traffico" ce n'è abbastanza, da gente che smonta le tende, a chi torna indietro a chi mi segue o mi sta davanti, credo di aver incontrato almeno una decina abbondante di auto nel solo tragitto di andata (e non è poco calcolando che bene o male è lo stesso numero di auto che incontrereste facendo un'ora di strada normale...).
Dietro a me vedo una macchina che mi segue da un po' e decido di fermarmi e di farmi affiancare per chiedere dove fosse diretto: era Bobby, un 51 di Houston (Texas), l'avevo già incontrato prima facendo le foto panoramiche da fuori la strada ed adesso optiamo per fare il trail assieme, così riparto e lui mi segue!
Dietro a me vedo una macchina che mi segue da un po' e decido di fermarmi e di farmi affiancare per chiedere dove fosse diretto: era Bobby, un 51 di Houston (Texas), l'avevo già incontrato prima facendo le foto panoramiche da fuori la strada ed adesso optiamo per fare il trail assieme, così riparto e lui mi segue!
L'idea iniziale era quella di fare il Peek-a-Boo e di attaccarci lo Spooky Gulch facendo il percorso a loop (invece di fare andata e ritorno in ognuno dei due slot canyon, si fa il primo e si entra da dietro nel secondo...), così parcheggiamo e dall'alto del deserto ci incamminiamo verso la gola, il paesaggio ovviamente è spettacolare (de gustibus si intende, ma per me è difficilmente equiparabile a qualche altro paesaggio e come sempre, visto da qui non ha niente a che vedere con lo stesso paesaggio visto da casa)!
Si scende e l'ingresso del canyon non è difficilissimo da trovare, diciamo che anche senza farlo apposta ci arrivi dentro lo stesso!!!
Il canyon è molto bello, anche se corto (sarà mezzo miglio circa in tutto) e da la possibilità di rinfrescarti minimamente nelle parti più strette che riescono a tenere il sole fuori dal canalone.
Non manca mai qualche simpatico abitante della zona...
Giunti alla fine, si presenta davanti un sentiero di sabbia in mezzo al nulla, sotto il sole che picchia (e picchia di brutto, fidatevi!)
Arriviamo al bivio per prendere l'altro slot canyon ed io e Bobby (immortalato nella foto seguente) decidiamo (probabilmente io decido e lui semplicemente annuisce per non dire di no...) di proseguire dritto per questa lingua di sabbia, la sensazione di farmi abbrustolire in questo scenario surreale è stupenda (tra qualche giorno poi vedrete le mie spalle...) e finchè lui sta al gioco io tiro dritto; quando arriviamo ad un ennesimo bivio io lo prendo e qui il sentiero di sabbia scompare e lascia il posto ad un corridoio di roccia nella roccia, praticamente stiamo passando in mezzo ad una montagna per andare a finire dall'altra parte (dove si presume ci sia un'altra vallata con un altro sentiero che dovrebbe riportare all'imbocco dell'altro canyon, praticamente abbiamo prolungato la strada che dovevamo fare fin da subito)... qua Bobby "finalmente" non annuisce più, all'ennesima mia richiesta se gli andasse bene proseguire o se preferisse tornare indietro mi ha risposto "preferirei non allontanarmi troppo dal sentiero segnato" ed io annuisco e torniamo indietro (avremo camminato almeno tre quarti d'ora dalla fine del primo canyon ed il sole adesso è veramente forte, e dobbiamo camminarne altrettanti solo per tornare all'imbocco del canyon), in uno spiazzo d'ombra sotto una roccia il mio fido socio d'avventura si siede ed apre lo zaino cacciandone una busta con un panino e delle fragole e dalla foga che aveva nel cibarsi ho capito realmente che era praticamente cotto!
Gli lascio il tempo di cui ha bisogno per riprendersi, non che a me desse fastidio stare un po' seduto all'ombra, e ci rimettiamo in marcia, arrivati all'imbocco con l'altro canyon lo guardo e chiaramente gli dico che se non se la sente di farlo torniamo indietro per quello che abbiamo già fatto all'andata, per me non è un problema e mi interessa di più arrivare alle macchine tutti e due, quindi di non farsi alcun problema nel prendere la scelta sulla strada da fare; come mi aspettavo ha optato per rifare il primo slot canyon al contrario e a me veramente non ha dato alcun problema saltare lo Spooky Gulch: onestamente con quel 51enne sconosciuto che non avevo mai visto prima e che sicuramente non rivedrò mai più in futuro in quel momento sentivo un rapporto di amicizia talmente forte che non mi ha neanche sfiorato l'idea di lasciarlo lì o di prendere l'altra strada e metterlo in ulteriore difficoltà tantomeno mi è dispiaciuto non fare l'altro slot canyon, se il destino lo vuole lo rifarò in futuro...
Nella risalita ci uniamo ad un'altra coppia (padre e figlio) e così io procedo con il giovanotto mentre i due "anzianotti" si danno manforte l'un l'altro e giunti in cima questa è la cosa più spontanea che mi riesce di fare (non si vede dalla foto, ma se faccio un passo in avanti c'è lo strapiombo).
Nella risalita ci uniamo ad un'altra coppia (padre e figlio) e così io procedo con il giovanotto mentre i due "anzianotti" si danno manforte l'un l'altro e giunti in cima questa è la cosa più spontanea che mi riesce di fare (non si vede dalla foto, ma se faccio un passo in avanti c'è lo strapiombo).
Arrivati alla macchina ci salutiamo e faccio strada per un pezzo perchè lui se ne torna in albergo ed io ho ancora una tappa prima di procedere:
Terminata la veloce visita con spuntino in macchina all'attrazione, si ritorna ad Escalante e si va a prendere un po' di fresco in altura, infatti fin da subito la roccia rossa lascia spazio all'erba verde... Hell's Backcone Road!
E c'è sempre da fare attenzione agli animali liberi per la strada in quanto su questo lungo sterrato è facile trovarseli sul percorso e facilmente quando li passi ti corrono anche dietro (non so se sia un bene o un male, io non mi sono fermato anche perchè notoriamente non vado pianissimo...).
Si continua comunque a salire e si arriva in una vera e propria foresta:
a parte la temperatura che si abbassa considerevolmente (fa fresco, una goduria paurosa...) gli scorci sono spettacolari, alcuni istanti vedi solo aberi dietro ad alberi dietro ad alberi come se la foresta fosse infinita, poi una curva dopo se non fai attenzione cadi giù dalla scarpata...
Giunti in alto praticamente si passa da un cucuzzolo all'altro tramite questo bel ponticello che regala una bella visione dell'altezza raggiunta (e dunque del volo che si fa se non si sta attenti, anche se è impossibile cascare giù a meno che non lo si faccia apposta).
Giunti in alto praticamente si passa da un cucuzzolo all'altro tramite questo bel ponticello che regala una bella visione dell'altezza raggiunta (e dunque del volo che si fa se non si sta attenti, anche se è impossibile cascare giù a meno che non lo si faccia apposta).
Scendendo dall'altra parte il paesaggio bene o male è sempre simile, anche se in qualche punto c'è stato qualche incendio non troppo tempo fa...
Alla fine del percorso si ritorna sulla "Million Dollar Road" ed in questo particolare tratto di strada, tra Boulder ed Escalante, la UT 12 regala il meglio di se'... (in questa giornata ho scritto abbastanza ed ho fatto veramente tanta fatica a scartare abbastanza fotografie per non doverne caricare almeno un centinaio, ugualmente ne ho messe in numero abbondantemente superiore rispetto agli altri giorni, ma la cosa credo che non vi darà più di troppo fastidio).
Mano a mano che si torna ad "altezza deserto" la temperatura torna a farsi sentire anche se l'ora è avanzata ed in campeggio fa di nuovo caldo; ma per fortuna c'erano le pompe di irrigazione accese ed io ho preso una sedia e mi ci sono piazzato davanti per qualche minuto, prima di andare a gustarmi le mie meritate due o tre birrette pre-buio!!!
Giornata da dieci e lode e la notte dormirò come un sasso, di questo ne ero sicuro già da quando ho messo il sedere sulla sedia sulla veranda del bar del campeggio... a domani avventura, per oggi ho dato abbastanza (e domani ce ne sarà, oh se ce ne sarà...)!
Giornata da dieci e lode e la notte dormirò come un sasso, di questo ne ero sicuro già da quando ho messo il sedere sulla sedia sulla veranda del bar del campeggio... a domani avventura, per oggi ho dato abbastanza (e domani ce ne sarà, oh se ce ne sarà...)!