16 giugno : Las Vegas - Grand Canyon Parashant National Monument
Oggi inizia veramente il mio viaggio, il primo giorno a Las Vegas l'ho considerato momentaneamente come una fase di "trasferimento" nell'attesa che arrivasse il vero momento di mettermi in macchina e partire!
La sveglia è presto, verso le 7 ero già lavato, vestito e con le chiavi in mano da riconsegnare alla Registration; colazione veloce e poi via verso nuovi orizzonti!!
Usciti da Las Vegas è incredibile come in 5 minuti scarsi ogni cenno di vita sia dimenticato, se non fosse per qualche fabbrichetta ai bordi della strada ogni tanto (ma ogni tanto davvero), il paesaggio diventa subito aspro e la natura prende il sopravvento su tutto.
Son o anche riuscito a seguire le raccomandazioni di amici e conoscenti riguardo le regole della strada (non andare veloce soprattutto), ma impostato il Cruise Control su 65 miglia orarie (esattamente il limite) il signorino la dietro (fotografato per puro caso)
La sveglia è presto, verso le 7 ero già lavato, vestito e con le chiavi in mano da riconsegnare alla Registration; colazione veloce e poi via verso nuovi orizzonti!!
Usciti da Las Vegas è incredibile come in 5 minuti scarsi ogni cenno di vita sia dimenticato, se non fosse per qualche fabbrichetta ai bordi della strada ogni tanto (ma ogni tanto davvero), il paesaggio diventa subito aspro e la natura prende il sopravvento su tutto.
Son o anche riuscito a seguire le raccomandazioni di amici e conoscenti riguardo le regole della strada (non andare veloce soprattutto), ma impostato il Cruise Control su 65 miglia orarie (esattamente il limite) il signorino la dietro (fotografato per puro caso)
ha tirato dritto ed ha superato anche a me (specifico che io ero sulla sinistra ed il camion in sorpasso era quello sulla destra).
Arrivo a Saint George (splendida cittadina) e dopo la sosta dovuta al WalMart (navigatore ed un paio di altre cose per il viaggio) mi butto in direzione dello sterrato (County Road 5)
che mi accompagnerà praticamente fino a domani, se riuscissi a tener buono il mio programma...
Il paesaggio comunque mi affascina fin da subito, sentirsi parte di questo grande "nulla" che ti circonda credevo mi facesse sentire piccolo, invece mi ha dato l'impressione di essere tutt'uno con la natura, una piccola parte di questo grande mondo!
Il paesaggio comunque mi affascina fin da subito, sentirsi parte di questo grande "nulla" che ti circonda credevo mi facesse sentire piccolo, invece mi ha dato l'impressione di essere tutt'uno con la natura, una piccola parte di questo grande mondo!
Ovviamente c'è stato spazio per qualche momento "mistico"
il tutto mentre stavo attento alla guida ed alla strada...
Ogni tanto si incontrava qualcuno lungo la rotta (e spesso e volentieri erano in mezzo alla strada)
Uno sterrato tutto sommato abbastanza facile (a parte il fattore lunghezza), con begli scorci panoramici, tra natura arsa dal sole ed opere umane lasciate alla storia...
Dopo un po' (nemmeno tanto, visto che la strada da percorrere al massimo a 35 mph io l'ho fatta ad una media superiore ai 55...) vedo sulla destra una casetta bianca, mi fermo vicino e...
La vecchia scuola che avevo visto solo nelle foto, un sorrisone mi si dipinge sul volto perchè anche se solo all'inizio sto iniziando a vedere con i miei occhi tutto quello che fino ad ora avevo visto solo in foto o nei racconti di questo o quel sito!
Il sorriso viene un po' meno quando rientro in macchina ed il computer di bordo mi segnala "Ruota posteriore sgonfia, rigonfiare..." (ovviamente il tutto in inglese ed abbreviato), ma la ruota è ancora abbastanza gonfia (più di metà a giudicare ad un primo colpo d'occhio) e decido di continuare, oramai manca poco e mannaggia a me ed alla mia guida!
Sulla strada ho incontrato un paio di volte del filo spinato lasciato al suo destino per terra, può darsi sia passato su qualcuno di quelli o semplicemente su qualche pietra, fatto sta che se avessi rispettato i limiti probabilmente sarei riuscito a vedere in tempo qualsiasi ostacolo e magari la mia ruota non sarebbe sgonfia dopo neanche mezza giornata di viaggio...
L'arrivo comunque si avvicina sempre di più...
Il sorriso viene un po' meno quando rientro in macchina ed il computer di bordo mi segnala "Ruota posteriore sgonfia, rigonfiare..." (ovviamente il tutto in inglese ed abbreviato), ma la ruota è ancora abbastanza gonfia (più di metà a giudicare ad un primo colpo d'occhio) e decido di continuare, oramai manca poco e mannaggia a me ed alla mia guida!
Sulla strada ho incontrato un paio di volte del filo spinato lasciato al suo destino per terra, può darsi sia passato su qualcuno di quelli o semplicemente su qualche pietra, fatto sta che se avessi rispettato i limiti probabilmente sarei riuscito a vedere in tempo qualsiasi ostacolo e magari la mia ruota non sarebbe sgonfia dopo neanche mezza giornata di viaggio...
L'arrivo comunque si avvicina sempre di più...
e sebbene le ultime 2-3 miglia di strada sono state veramente bruttine, nel senso che il terreno era veramente messo male (senza un 4x4 abbastanza alto seriamente si avrebbe difficoltà a portare avanti la macchina per intero, gradoni di pietra e sabbia sia in salita che in discesa) dopo un po' vedo una macchia di verde nella montagna e qualche specie di costruzione bianca che spunta, tiro il fiato perchè iniziavo veramente a preoccuparmi e finalmente
Arrivo (partito in ritardo, sono arrivato in anticipo sulla mia tabella di marcia...) e subito vengo accolto, mentre il capoccia della struttura tiene un discorso di presentazione verso me e gli altri presenti (un gruppo di una ventina di persone arrivate il elicottero) io mi servo il pranzo (carne varia a pezzi, pane, uova ed una specie di dolce molto buono, non ho voluto andarci pesante) e poi inizia il tour del Ranch; gli altri ospiti avevano scelto passeggiate a cavallo "brevi" ed il tragitto era dal nuovo al vecchio ranch, un quarto d'ora scarso di strada a piedi, io ho impegnato la prima parte del pomeriggio per mettermi comodo nella mia stanza
e per fare quattro passi nel verde
Messo a posto tutto ho raggiunto il gruppo assieme ai ragazzi del Ranch su una specie di dumbaghi (molto più spartano) e lì c'è stata un'oretta di simpatico intrattenimento (io ci ho capito poco e niente e quasi subito ho optato per fotografarmi attorno, ma tutti si divertivano...).
Giunti verso le 5 di pomeriggio arriva il mio turno, avevo prenotato una escursione a cavallo un pochettino più panoramica ed adesso che fa "meno caldo" si parte!
Giunti verso le 5 di pomeriggio arriva il mio turno, avevo prenotato una escursione a cavallo un pochettino più panoramica ed adesso che fa "meno caldo" si parte!
Siamo solo io e la guida ed abbiam camminato per un paio di orette nella natura selvaggia, tra cactus e pietre, chiacchierando del più e del meno; molto suggestivo il paesaggio e per me molto bello essere lì, al mio primo giorno d'America a cavallo in una delle ultime fette di Grand Canyon in territorio cowboy... soddisfazioni che rimangono impresse nella memoria, difficili da raccontare a dire il vero!
Usciamo dai confini del Ranch (ovviamente non finiva mai) e torniamo indietro perchè oramai è quasi ora di cena e vicino alle scuderie per terra c'è una zampetta di qualche specie di capra (era marrone), probabilmente qualche coyote o animale del genere ha vinto la sua battaglia per la sopravvivenza nelle sere precedenti; comunque sia la guida si mette a posto il suo cavallo e mi lascia fare con quello che montavo io (gesto carino) e si torna al Ranch a cenare e qui il capo è stato chiaro "Se c'è qualche vegetariano, mi dispiace per lui!" stufato di carne con patate e verdure varie, altre forme di carne vicino e... che dire, si mangia carne nel west!!!
Usciamo dai confini del Ranch (ovviamente non finiva mai) e torniamo indietro perchè oramai è quasi ora di cena e vicino alle scuderie per terra c'è una zampetta di qualche specie di capra (era marrone), probabilmente qualche coyote o animale del genere ha vinto la sua battaglia per la sopravvivenza nelle sere precedenti; comunque sia la guida si mette a posto il suo cavallo e mi lascia fare con quello che montavo io (gesto carino) e si torna al Ranch a cenare e qui il capo è stato chiaro "Se c'è qualche vegetariano, mi dispiace per lui!" stufato di carne con patate e verdure varie, altre forme di carne vicino e... che dire, si mangia carne nel west!!!
Finita la cena c'è un po' di tempo libero in modo che ognuno si faccia i fatti suoi e poi prende vita l'animazione serale del Ranch, i ragazzi (4-5 femmine ed altrettanti maschi) a turno cantano e suonano, ogni tanto il "vecchio" del Ranch racconta qualche cosa (ma veramente non ci capivo una mazza del suo parlare, sembrava avesse sempre una patata in bocca) ed alla fine anguria a secchiate per tutti!
Gli ho fatto notare che un po' per me era un "regalo" gradito in quanto l'anguria ha i colori della bandiera dell'Italia... vado a prendere qualche cosa di fresco da bere prima che chiuda il negozio e nel frattempo mi metto a scrivere un po' il mio "diario di bordo" e quei fetenti "zac" spengono qualsiasi forma di luce nel Ranch, lasciando il buio pesto.
Spontaneamente alzo gli occhi al cielo e, veramente, non credevo esistesse un cielo così: la luce più vicina era almeno ad un 60-70 miglia di distanza, la luna non c'era e la volta stellata da sola si illuminava facendo vedere i contorni delle montagne; sono rimasto a bocca aperta per qualche istante prima di continuare a scrivere e poi sono stato obbligato ad andare a fare due passi nel niente sotto questo cielo spettacolare...
La prima vera giornata americana è andata, la ruota è completamente a terra ed ho già un bagaglio di emozioni pieno; il mio carro dei pionieri mi aspetta per la notte, a domani!
Gli ho fatto notare che un po' per me era un "regalo" gradito in quanto l'anguria ha i colori della bandiera dell'Italia... vado a prendere qualche cosa di fresco da bere prima che chiuda il negozio e nel frattempo mi metto a scrivere un po' il mio "diario di bordo" e quei fetenti "zac" spengono qualsiasi forma di luce nel Ranch, lasciando il buio pesto.
Spontaneamente alzo gli occhi al cielo e, veramente, non credevo esistesse un cielo così: la luce più vicina era almeno ad un 60-70 miglia di distanza, la luna non c'era e la volta stellata da sola si illuminava facendo vedere i contorni delle montagne; sono rimasto a bocca aperta per qualche istante prima di continuare a scrivere e poi sono stato obbligato ad andare a fare due passi nel niente sotto questo cielo spettacolare...
La prima vera giornata americana è andata, la ruota è completamente a terra ed ho già un bagaglio di emozioni pieno; il mio carro dei pionieri mi aspetta per la notte, a domani!